ai nuovi praticanti di yoga

Ai Nuovi Praticanti… E non solo

Cosa succede quando l’idea dello Yoga incontra la realtà della pratica?

Praticare Hatha Yoga è un processo di ricerca di noi stessi a partire dalla realtà tangibile del corpo.

Questo suona meraviglioso in teoria, ma in realtà per la maggior parte di noi è come partire per un viaggio male equipaggiati!

Quando ho iniziato a praticare avevo un senso vago e confuso del mio corpo.

E non c’è nulla di magico in questa esperienza. L’idea dello yoga incontra la realtà della pratica!

Le aspettative che ci eravamo creati di “incontrare a breve la quiete, riequilibrare i nostri centri energetici” sono frustrate dal dolore dei muscoli posteriori delle gambe, dalla impossibilità della colonna di flettersi, dalla immobilità delle articolazioni.

Mi si chiede di portare i piedi paralleli all’ampiezza del bacino, credo di averlo fatto, ma con un rapido sguardo mi accorgo di avere i piedi disallineati e non sicuramente paralleli. Non sono sicura che il mio braccio sia flesso o disteso.

Nella maggior parte dei casi questo è ciò da cui noi tutti iniziamo, non solo nella pratica yoga, ma nella vita, quando cominciamo a voler capire dove e come siamo, con le capacità percettive a nostra disposizione in quel momento.

Ma proseguendo nella ricerca ci rendiamo conto che lentamente da una consapevolezza più grossolana possiamo arrivare più in profondità, a sottili sensazioni, sentimenti, pensieri.

Non siamo consapevoli della posizione, dell’allineamento del nostro bacino, dei nostri fianchi, ma possiamo aiutarci cercando i nostri piedi e sentendo come il peso sia distribuito fra essi.

Non sappiamo come siano posizionati il collo, la testa, ma attraverso l’angolo dello sguardo possiamo raccogliere più informazioni.

Questo metodo lo possiamo applicare anche nel decifrare le sensazioni che accompagnano i nostri stati emotivi e mentali. Si può notare che la nostra mascella stringe quando siamo arrabbiati. Allentando la tensione della mascella possiamo aiutarci ad allentare la rabbia.

Cerchiamo nuove strade, cambiamo il punto di vista, espandiamo le nostre percezioni.

Iniziare il cammino dello yoga richiede sicuramente pazienza, impegno, passione. Occorre lavorare con consapevolezza, ascolto, attenzione, aggiustando, allineando ricordando continuamente dove siamo, come ci sentiamo.

Ma vi è poi il momento in cui tutto è sistemato, in equilibrio, stabile, e non siamo concentrati sul raggiungimento della forma ideale di quell’asana, ogni cm di noi stessi è quell’asana, che abbiamo fatto nostra, e allora lo sforzo scompare, lo sguardo si ammorbidisce, respiro, e la mente diventa calma e chiara, questo è l’obiettivo della pratica dello yoga! Il silenzio nell’azione, e semplicemente ci godiamo questo sorprendente viaggio!